IN MEMORIA
DELLA SECONDA REPUBBLICA ROMANA
NATA PER VOLONTÀ DEI SUOI CITTADINI
SOPPRESSA PER VOLONTÀ DELLE POTENZE STRANIERE
IN DATA 03 LUGLIO 1849
(...) Voi dunque avete dovere di educarvi per quanto è in voi, e diritto a che la società alla quale appartenete non vi impedisca nella vostra opera educatrice, vi aiuti in essa e vi supplisca quando i mezzi di educazione vi manchino.
La vostra libertà, i vostri diritti, la vostra emancipazione da condizioni sociali ingiuste, la missione che ciascun di voi deve compiere qui sulla terra, dipendono dal grado di educazione che vi è dato raggiungere. Senza educazione voi non potete scegliere giustamente fra il bene e il male; non potete acquistar coscienza dei vostri diritti; non potete ottenere quella partecipazione nella vita politica senza la quale non riuscirete ad emanciparvi; non potete definire a voi stessi la vostra missione.
L'educazione è il pane delle anime vostre. Senza essa, le vostre facoltà dormono assiderate, infeconde, come la potenza di vita che cova nel germe dorme isterilita, se esso è cacciato in terreno non dissodato, senza benefizio d'irrigazione e cure dell’assiduo coltivatore.
Oggi voi o non avete educazione o l'avete da uomini e da poteri che nulla rappresentano fuorché se stessi e, non servendo a un principio regolatore, sono condannati essenzialmente a mutilarla o falsarla. I meno tristi fra i vostri educatori credono aver soddisfatto al debito loro, quando hanno inegualmente aperto sul territorio che reggono un certo numero di scuole dove i vostri figli possono ricevere un grado qualunque d'insegnamento elementare. Questo insegnamento consiste principalmente nel leggere, scrivere e computare.
Insegnamento simile si chiama istruzione; e differisce dall'educazione quanto i nostri organi differiscono dalla nostra vita. I nostri organi non sono la vita; non ne sono che semplici strumenti e mezzi di manifestarla; non la signoreggiano, non la dirigono: possono mantenere infatti la vita la più santa o la più corrotta. Così l'istruzione somministra mezzi per praticare ciò che l'educazione insegna; ma non può sostituirsi all'educazione.
L' educazione s'indirizza alle facoltà morali; l'istruzione alle intellettuali. La prima sviluppa nell'uomo la conoscenza dei suoi doveri; la seconda rende l'uomo capace di praticarli. Senza istruzione, l'educazione sarebbe troppo sovente inefficace; senza educazione, l'istruzione sarebbe come una leva mancante d'un punto di appoggio. Voi sapete leggere, ma a che serve se non sapete in quali libri si trovi l'errore, in quali la verità ? Voi sapete, scrivendo, comunicare i vostri pensieri a vostri fratelli che importa, quando i vostri pensieri non accennassero che ad egoismo ? L' istruzione, come la ricchezza può essere sorgente di bene e di male a seconda delle intenzioni colle quali si adopra; consacrata al progresso di tutti, è mezzo d'incivilimento e di libertà; rivolta all'utile proprio, diventa mezzo di tirannide e di corruttela.
Oggi in Europa, l'istruzione disunita da un grado corrispondente di educazione morale è piaga gravissima che mantiene l’ineguaglianza fra classe e classe d'uno stesso popolo e inchina gli animi al calcolo, all'egoismo, alle transazioni fra il giusto e l'ingiusto, alle false dottrine.
Doveri dell'uomo, IX l'Educazione
IN MEMORY
OF THE SECOND ROMAN REPUBLIC
BORN BY THE WILL OF ITS CITIZENS
SUPPRESSED BY THE WILL OF FOREIGN POWERS
ON 03 JULY 1849
EDUCATION IS THE BREAD OF YOUR SOUL
(...) Therefore it is your duty to educate yourselves as far as lies in your power, and it is your right that the Society to which you belong shall not impede your education, but assist you in it, and supply you with the means thereof when you have them not.
Your liberty, your rights, your emancipation from every injustice in your social position, the task which each of you is bound to fulfil on earth, all these depend upon the degree of education you are able to attain.
Without education, you are incapable of rightly choosing between good and evil: you cannot acquire a true knowledge of your rights; you cannot attain that participation in political life without which your complete social emancipation is impossible; you cannot arrive at a correct definition and comprehension of your own mission.
Education is the bread of your soul. Without it your faculties lie dormant and unfruitful, even as the vital power lies sterile in the seed cast into untilled soil, and deprived of the benefits of irrigation, and the watchful labour of the Agriculturist.
At the present day your class is either un-educated, or receives its education at the hands of men or Governments who, having no Ruling Principle to guide them, necessarily mutilate, or misdirect it. Present directors of Education imagine that they have fulfilled their duties towards you when "hey have opened a certain number of schools,-distributed unequally over the territory they govern,-wherein your children may receive a certain degree of elementary instruction, consisting principally of reading, writing, and arithmetic.
Such teaching is properly called instruction, and it differs, and is as distinct from true education, as the various organs of our existence differ and are distinct from our life. The organs of existence are not our life. They are the mere instruments of our life, and its means of manifestation; they neither govern nor direct it, but are equally the manifestation of life the holiest, or the most corrupt; and just so does Instruction provide the means of putting in practice that which is taught by Education, but it can never take the place of education. Education addresses itself to the moral faculties; instruction to the intellectual. The first developes in man the knowledge of his duties; the second gives him the capacity of achieving them. Without instruction, education would be too often inefficient; without education, instruction is a lever deprived of its fulcrum. You know how to read. What avails this knowledge if you are unfit to judge between the books containing error, and those containing truth? You have learned to communicate your thoughts to your fellow-men in writing. What avails this knowledge, if your thoughts are the mere reflex of your own egotism? Instruction, like wealth, is either a source of good or of evil according to the manner and motive of its use. Consecrated to aid the progress of all, it is a means of civilisation and of liberty; turned to mere personal uses, it becomes an agent of tyranny and corruption. In Europe at the present day, instruction, un accompanied by a corresponding degree of moral education, is too often a serious evil; it assists in maintaining inequality between class and class of the same people, leads men to false doctrines, and produces a spirit of calculation, of egotism, and of compromise between the just and the unjust.
The Duties of Man, IX Education
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