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Translation by Andrej Maksimovič
BEL ESPRIT - ARTIUM SODALITAS
Emanuela Vezzoli, classe 1984, insegna inglese, corregge bozze, scrive, traduce. È laureata in Lingue e Letterature Europee e Panamericane con una tesi magistrale su Emily Dickinson, che spesso si fa (s)oggetto di sue lezioni e incontri.
Collabora con tre Case Editrici (Cartman Edizioni, Edizioni del Foglio Clandestino, Industria&Letteratura), con una libreria storica del centro di Lugano, la Wälti, presso la quale ha tenuto il suo corso/laboratorio poetico Sentieri di-versi. Per cinque anni (2019-2024) ha curato e condotto una rubrica su Radio Deejay ogni domenica sera (Le parole della notte della Prof. Manu), sondando l’origine e le possibili connessioni letterarie di espressioni e singoli termini.
La sua prima raccolta poetica, Frantumi, è edita da Robin Edizioni (2021). Dieci suoi componimenti sono inseriti nell’antologia Il verso è tutto – I nuovi lirici, curata e introdotta da Silvio Raffo (Edizioni Croce, 2024), altri dieci in La poesia che si fa città, a cura di Tommaso Di Dio (Zacinto Edizioni, 2025), alcuni inediti su Atlier Poesia, https://atelierpoesia.it/emanuela-vezzoli-inediti/, 18 novembre 2024. Accanto a Gabriel Del Sarto, Filippo Davoli e Flavio Santi è presente in Queste nostre parole, per Industria&Letteratura, 2024 (la sua sezione, un saggio su Emily Dickinson). Sue note critiche compaiono su “Le parole e le cose” e su “PordenoneLegge”. Scrive ogni mese su “Gente sana” (rivista ticinese che dal 1981 si occupa di benessere a trecentosessanta gradi) la sua rubrica Parole sane, portando riflessioni che dicono di feritoie di salvezza dentro il vivere, la parola, il verso.
Da Frantumi, Robin Edizioni, Torino, 2021
Omnīnō(i)
[Di dedizioni reciproche]
Vivi e murati
in un solo pensiero.
Le membra cemento,
il cranio catena.
Vibriamo nel giogo
del nostro richiamo.
Sacrifico il credo,
mi affido al tuo gorgo.
(R)accogli il mio grido
ti doni, io risorgo.
Sine limine
Senza (con)fine, è il nostro amplesso
traversa le carni, azzanna l’essenza,
perfora la gabbia, spalanca i polmoni,
ci spolpa sin dentro la fibra più pura.
Rintocchi di ossa, le diàfisi esposte.
Carezza i contorni, depreda i tessuti
poi spezza un’arteria e si abbevera, avido.
Arresta lo scorrere! Il Tempo è tagliato.
Restiamo così: residui di noi
brandelli (rap)presi in un unico afflato.
Tisifone
Brandelli di me, in attesa di te.
Di sillabe e fibra sfilaccio il mio Io.
Tu (br)ami i miei brani
e sbrani i lacerti.
Ti sfami di stralci di versi e di ossa.
Mi scrivi sui tendini, intingi nel plasma.
Parole di carne che espandono l’Essere.
Leggiamo.
Inghiottiamo.
Così, mi delizio.
Io sono un’Erinni e te, solo, grazio.
Da Il verso è tutto. I nuovi lirici, a cura di Silvio Raffo, Edizioni Croce, Roma, 2024
Stigmăta coniunctionis
Sussurri di stigmate sotto la pelle
promesse sommesse di altro sapere.
Sillabe solcano – sordide ancelle –
ustione di senso, l’appartenere.
Dagli inediti su “Atelier Poesia”
18 novembre 2024, atelierpoesia.it/emanuela-vezzoli-inediti:
Shekinah
Scioglimi
come novembre –
Tienimi in bocca
tutto l’amore.
Parlami dentro
la fine di maggio
in un parco qualsiasi
fuori Bologna.
Centro – mi sei.
Il resto rigira
cadendoti fuori.
Ritorno
Che poi, la tenerezza
assale
– ancora –
dentro il cielo
di un treno lento.
Senza detriti, addosso –
dopo che il sole
ha ripetuto
che Dio è buono.
POEMS
Emanuela Vezzoli, born in 1984, teaches English, proofreads, writes, translates. She graduated in European and Pan-American Languages and Literature with a master's thesis on Emily Dickinson, who often becomes the (su)object of her lectures and meetings.
She collaborates with three publishing houses (Cartman Edizioni, Edizioni del Foglio Clandestino, Industria&Letteratura) and with a historic bookshop in the centre of Lugano, Wälti, where she held her poetry course/workshop Sentieri di-versi. For five years (2019-2024) she edited and hosted a column on Radio Deejay every Sunday evening (Prof. Manu's Le parole della notte), probing the origins and possible literary connections of expressions and individual terms.
His first poetry collection, Frantumi, was published by Robin Edizioni (2021). Ten of her poems are included in the anthology Il verso è tutto - I nuovi lirici, edited and introduced by Silvio Raffo (Edizioni Croce, 2024), another ten in La poesia che si fa città, edited by Tommaso Di Dio (Zacinto Edizioni, 2025), some unpublished ones in Atlier Poesia, https://atelierpoesia.it/emanuela-vezzoli-inediti/, 18 November 2024. Alongside Gabriel Del Sarto, Filippo Davoli and Flavio Santi, she is present in Queste nostre parole, for Industria&Letteratura, 2024 ( her section, an essay on Emily Dickinson). Her critical notes appear in “Le parole e le cose” and in “PordenoneLegge”. She writes each month for “Gente sana” (a Ticino magazine that has dealt with wellbeing at three hundred and sixty degrees since 1981) her column Healthy Words, bringing reflections that tell of loopholes of salvation within living, words, verse.
From Frantumi, Robin Edizioni, Torino, 2021
Omnīnō(i)
[About mutual dedication]
Alive and bricked up
in a single thought.
Concrete the limbs,
chain the skull.
We vibrate in the yoke
of our summon.
I sacrifice belief,
I entrust myself to your whirlpool.
Receive my cry
you gift thyself, I resurrect.
Sine limine
Without limits, is our embrace
it cuts through flesh, bites the essence,
pierces the cage, gapes the lungs,
strips within our purest fibre.
It rattles the bones, the gaping diaphyses.
It caresses the contours, ravages the tissues
then breaks an artery and drinks, greedy.
It stops the flow! Time is cut off.
As we are we stay: remains of ourselves
shreds seized in a single breath.
Tisiphone
Shreds of me, longing for you.
Through syllables and fibre I fray my ego.
You lust for my shreds
and devour the rags.
You feed off of scraps of verse and bone.
You write on my tendons, dip in plasm.
Words of flesh that expand Being.
We read.
We swallow.
Thus, I delight.
I am a Herinni and you, alone, I grace.
From Il verso è tutto. I nuovi lirici, by Silvio Raffo, Edizioni Croce, Roma, 2024
Stigmăta coniunctionis
Whispers of stigmata under the skin
hushed promises of ulterior wisdom.
Syllables furrow – maids so sordid–
burn wound of sense: belonging.
From “Atelier Poesia”
november 18th 2024, atelierpoesia.it/emanuela-vezzoli-inediti
Shekinah
Dissolve me
As November –
Nest in my mouth
all the love.
Speak within me
the end of May
in any park
outside Bologna.
Centre – you are to me.
The rest revolves
out of you falling.
Return
We know then: tenderness
overwhelms
– still –
within the sky
of a slow train.
Without debris, upon us –
after the sun
has repeated
that God is good.